La fotogrammetria e il LiDAR sono due tecnologie utilizzate per il rilievo tridimensionale, ma si basano su principi e strumenti diversi. Ecco le principali differenze tra un rilievo fotogrammetrico e un rilievo LiDAR:
La scelta tra le due tecnologie dipende dalle esigenze del progetto, dal budget e dalle condizioni ambientali.
La tecnologia geospaziale è un termine collettivo per strumenti che creano set di dati, come le nuvole di punti per mappare e analizzare la Terra. Queste tecnologie ci aiutano a raccogliere dati per comprendere aree geografiche e monitorare cambiamenti o modelli in paesaggi, città e persino società.
Cosa significa geospaziale?
Per comprendere la tecnologia geospaziale, dobbiamo iniziare con la comprensione della parola “geospaziale”. In parole povere, si riferisce a dati e informazioni specifiche della posizione, relative alle caratteristiche della superficie terrestre e alla loro area geografica.
Quindi, per quanto riguarda il significato di “geospaziale”, si intende tutto ciò che è correlato a una posizione.
Cosa sono i dati geospaziali?
I dati geospaziali sono tutti i dati che hanno una componente geografica. Possono descrivere caratteristiche, oggetti o persino eventi che hanno una posizione specifica. I dati geospaziali combineranno informazioni sulla posizione e sugli attributi di un oggetto. Le informazioni sulla posizione possono essere dinamiche o statiche.
Varie tecnologie geospaziali realizzano questo tipo di raccolta dati, come l’utilizzo del telerilevamento per raccogliere dati a distanza. Ad esempio, i veicoli aerei senza pilota (UAV) raccolgono informazioni in modo rapido ed efficace, consentendo la raccolta di grandi quantità di dati.
Esempi di dati geospaziali
La rappresentazione dei dati è diversa a seconda della tecnologia geospaziale scelta per catturarli. Ecco alcuni esempi di dati geospaziali:
Utilizzando il telerilevamento, gli scanner laser raccolgono milioni di punti dati digitali all’interno di un ambiente. La vasta raccolta di punti è nota come nuvola di punti. Ogni punto ha una coordinata di posizione e l’insieme di punti crea un modello 3D di un’area o di un oggetto. Più punti ci sono in un’area, più densa è la nuvola di punti e più chiara è la rappresentazione 3D del mondo reale.
I vettori sono costituiti da punti, linee e poligoni. Ogni punto ha una coordinata e linee e poligoni sono formati collegandoli. Questi elementi rappresentano caratteristiche del mondo reale in un dato ambiente. Ogni caratteristica ha un attributo testuale o numerico per descriverla.
Anche le immagini satellitari ad alta risoluzione sono un tipo di dati geospaziali. I satelliti vedono il nostro mondo dallo spazio, mostrandoci un’immagine molto più ampia di un’area geografica.
Quando i dati del censimento si collegano a un’area geografica, diventano un tipo di dati geospaziali. Ad esempio, gli urbanisti useranno i dati sulla popolazione di un censimento per pianificare dove potrebbero costruire nuove strade, scuole o ospedali.
Chi utilizza i dati geospaziali?
Esistono una miriade di applicazioni per i dati geospaziali, il che significa che un’ampia gamma di gruppi, aziende e persone li utilizzano. Ecco alcuni esempi:
Per analizzare potenziali siti edificabili fornendo analisi spaziali sul territorio, sui tipi di suolo, sulla vicinanza alle infrastrutture e sulle considerazioni ambientali.
I dati geospaziali, tra cui LiDAR (Light Detection and Ranging) e le immagini satellitari aiutano nella creazione di planimetrie precise e documentazione as-built. Sono inoltre integrati nel BIM per creare rappresentazioni digitali del mondo reale.
Viene utilizzato per identificare potenziali pericoli per la sicurezza e valutare i rischi associati ai progetti, contribuendo a prevenire incidenti e a garantire il rispetto delle norme di sicurezza.
I dati vengono utilizzati nell’esplorazione mineraria attraverso la pianificazione delle miniere o la mappatura dei minerali.
Le agenzie di risposta alle emergenze utilizzano la tecnologia geospaziale per la preparazione alle catastrofi, la risposta e gli sforzi di recupero, tra cui la mappatura delle zone a rischio, delle vie di evacuazione e della distribuzione delle risorse.
Le aziende di trasporto utilizzano i dati geospaziali per pianificare i percorsi, gestire la flotta e ottimizzare le reti di consegna.
Gli urbanisti e gli sviluppatori urbani utilizzano i dati per comprendere i modelli di utilizzo del territorio, pianificare progetti infrastrutturali e valutare l’impatto dei nuovi sviluppi.
Quindi, cos’è la tecnologia geospaziale?
Ora che sai cosa significa geospaziale e cosa sono i dati geospaziali, è il momento di considerare come questo si traduce in tecnologia. La tecnologia geospaziale fornisce un modo per raccogliere e analizzare i dati. È un termine generico per i vari strumenti e sistemi moderni che ci aiutano a mappare la superficie terrestre, comprendere le società e condurre analisi spaziali.
Il termine “tecnologia geospaziale” è ampio e copre una varietà di componenti. Ecco alcuni esempi di tecnologie comunemente utilizzate:
LiDAR è un metodo popolare per raccogliere dati spaziali tramite telerilevamento. LiDAR emette un raggio laser e misura il tempo di ritorno della luce riflessa al dispositivo dopo aver colpito una superficie. In questo modo, LiDAR genera centinaia di migliaia di raggi laser al secondo, per creare nuvole di punti.
Il sistema di posizionamento globale (GPS) è un tipo comune di tecnologia geospaziale. I dati satellitari alimentano il GPS e vengono utilizzati per la navigazione globale e la geolocalizzazione. I sistemi di posizionamento globale sono pienamente operativi dal 1993 e tutti gli smartphone moderni contengono il GPS.
I Geographic Information Systems (GIS) combinano mappe con un database di altre informazioni descrittive. I GIS consentono la gestione e l’analisi delle informazioni sulla posizione. Questo tipo di analisi spaziale ha fornito informazioni che hanno cambiato il modo in cui funziona il mondo.
Perché la tecnologia geospaziale è importante?
La tecnologia geospaziale consente la raccolta di informazioni e questa raccolta di dati è estremamente preziosa. Utilizzare la tecnologia per raccogliere informazioni sulla posizione ci fornisce dati che possono dare una comprensione più approfondita di molti problemi. Questi dati spaziali possono rispondere a domande e aiutare con previsioni, analisi e processo decisionale.
Attualmente, In Italia, la distribuzione di prodotti fitosanitari per via aerea (compresi i droni) è vietata dall’articolo 13 comma 1 del Decreto n. 150/2012 del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) il quale ha recepito la Direttiva europea 2009/128/CE che proibisce questa pratica salvo circostanze specifiche e solo con apposite deroghe.
È bene specificare che, in ogni caso, è già possibile distribuire per via aerea tutti quei prodotti non registrati come fitosanitari senza il bisogno di deroghe, come ad esempio: sostanze di base, concimi, polveri, insetti utili, ecc.
In questo complesso contesto normativo si destreggia Scaligera Drone Solutions, un’azienda veronese che si occupa dell’erogazione di servizi di distribuzione aerea e della vendita di droni per l’irrorazione di sostanze in agricoltura.
L’azienda offre un servizio di irrorazione di prodotti per l’agricoltura, liquidi o granulari (a spaglio), anche a rateo variabile grazie all’utilizzo di mappe di prescrizione e propone la vendita di modelli specifici per questi impieghi. Nel 2023 sono stati oltre 3.500 gli ettari trattati tramite il lancio di insetti utili.
In Svizzera – così come in molti Paesi extra europei quali Cina, Giappone e Stati Uniti – non vige nessun divieto per la distribuzione aerea con drone. Anzi, è prevista e normata con uno Scenario Standard nazionale che racchiude una serie di regole atte a garantire la sicurezza dell’operazione.
Come già detto, anche in Europa, in alcune situazioni, è consentito l‘uso di droni per l’irrorazione aerea di agrofarmaci. In Germania e Francia, ad esempio, grazie a deroghe permanenti – previste dalla Direttiva europea – concesse in specifici territori o contesti, quali appezzamenti in forte pendenza (>30%), si utilizzano regolarmente droni per il trattamenti con fitofarmaci.
Anche in Italia, secondo quanto previsto dal PAN, l’irrorazione aerea può essere autorizzata in deroga (non permanente) dalle Regioni – previo parere favorevole del Ministero della salute e sentiti il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – quando presenti evidenti vantaggi in termini di salute umana e ambientale.
La richiesta può essere inoltrata dalla singola azienda o in forma associata (ad esempio più realtà di viticultura eroica) tenendo conto di una tempistica burocratica di circa 120 giorni.
Il permesso in deroga per la difesa ordinaria o per contrastare un’emergenza fitosanitaria, può essere concesso solo nei casi in cui non siano praticabili modalità di applicazioni alternative, oppure quando l’irrorazione aerea presenti evidenti vantaggi in termini di salute umana e ambientale.
All’interno del PAN (capitolo A.4) sono descritte tutte le fasi da seguire per ottenere l’autorizzazione e le prescrizioni da rispettare durante i trattamenti, con particolare riferimento alla riduzione degli effetti deriva.
Alcune regioni hanno avviato e condotto sperimentazioni per dimostrare l’efficacia e i vantaggi dell’uso dei droni in campo agricolo, passaggio chiave per dimostrare il ridotto impatto e i minor rischi dei trattamenti aerei con drone.
In particolare, il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia ha pubblicato un documento sulle attività sperimentali svolte (in deroga) con drone per valutarne l’efficacia nella protezione delle colture di olivo, vite e riso. Le conclusioni del report sono favorevoli all’impiego di tali mezzi.
Nel Documento si legge: “L’utilizzo del drone rappresenta senza dubbio uno strumento che potrebbe inserirsi in una strategia integrata di protezione delle piante per la capacità operativa e la flessibilità di impiego. […] Gli interventi fitoiatrici eseguiti con il drone, permettono di tutelare maggiormente l’incolumità degli operatori […] Anche dal punto di vista della qualità del trattamento i risultati sono pienamente soddisfacenti: i prodotti fitosanitari vengono ben distribuiti e la deriva è trascurabile”.
In particolare, nella gestione della peronospora in vigneto, l’uso di droni, rispetto ai trattamenti fatti con lancia a mano, mostra:
Questi risultati mostrano come i droni, confrontati con mezzi tradizionali manuali, tutelino maggiormente uomo e ambiente oltre e portino concreti miglioramenti nell’esecuzione delle pratiche agronomiche, rientrando a pieno nelle condizioni previste dal PAN per il rilascio della deroga.
A livello normativo, il drone è un aeromobile al pari di un elicottero e una legge fatta in passato allo scopo di scongiurare l’uso di elicotteri e altri mezzi aerei per i trattamenti (con effetti di deriva fuori controllo), ne sta limitando fortemente l’utilizzo per la distribuzione di prodotti fitosanitari, nonostante la potenziale riduzione dei rischi associati e ai vantaggi di cui l’agricoltura potrebbe beneficiare.
Se l’iter burocratico per richiedere una deroga (specialmente a causa delle tempistiche) non permette alle realtà agricole di intervenire secondo le necessità dettate dal momento, occorre incentivare le aziende – soprattutto quelle con terreni pendenti e di difficile accesso – a richiedere una deroga in modo preventivo senza attendere l’insorgere dei problema.
Per questo, Scaligera Drone Solutions è disponibile, oltre che per la distribuzione di prodotti non fitosanitari o a supportare quanti volessero acquistare droni e formarsi sul corretto utilizzo, anche per chi volesse richiedere deroghe per la distribuzione di fitosanitari e per avviare sperimentazioni per la stesura di linee tecniche in collaborazione con i Servizi Fitosanitari Regionali e gli Enti pubblici di ricerca.
Il traguardo da raggiungere per l’Italia nel prossimo futuro, sarà un progressivo allineamento con quanto già fatto da altri paesi europei nella direzione di deroghe permanenti che permettano stabilmente l’utilizzo di droni per la distribuzione di fitosanitari e una migliore gestione operativa degli stessi, a tutto vantaggio di ambiente e colture in campo.
Microgeo e Scaligera saranno presenti a Macfrut dall’8 al 10 maggio a Rimini e ad Enovitis in campo, in programma a Castel San Pietro Terme (Bo) il 12 e 13 giugno, dove saranno in esposizione i modelli da 10 e 30 litri attualmente in vendita. Sarà possibile assistere a dimostrazioni di volo e distribuzione.
Lo scanner SLAM Faro Orbis è uno strumento avanzato utilizzato per mappare e creare modelli tridimensionali di ambienti interni ed esterni. Utilizzando la tecnologia SLAM (Simultaneous Localization and Mapping), il Faro Orbis può acquisire dati in tempo reale mentre si sposta attraverso un ambiente, consentendo di creare mappe dettagliate senza la necessità di posizionare punti di riferimento esterni.
L’apparecchio è dotato di un sistema di sensori laser che misura con precisione la distanza tra l’unità e gli oggetti circostanti, consentendo di catturare dettagli accurati dell’ambiente in cui è utilizzato. Inoltre, il Faro Orbis è progettato per essere facilmente trasportabile e maneggevole, consentendo agli operatori di utilizzarlo in una varietà di contesti e condizioni.
Grazie alla sua capacità di generare mappe in tempo reale e alla sua precisione nella raccolta di dati, lo scanner SLAM Faro Orbis è ampiamente utilizzato in settori come l’ingegneria civile, la costruzione, l’architettura, la gestione delle infrastrutture e molte altre applicazioni dove la modellazione tridimensionale è essenziale.
Lo strumento con la modalità di scansione statica , in 15 secondi di stazionamento permette di ottenere dettagli e precisioni molto elevate.
Lo scanner permette di misurare 640 mila punti al secondo in un raggio di 120 metri. La precisione in movimento è di 5 mm , mentre l’utilizzo delle scansioni flash ( 15 secondi statico) permette di migliorare il dato fino a 2 mm di errore con una densità di punti di 1,3 cm @ 10 metri di distanza
Il Duomo di Ancona presenta una pianta a croce greca, che è una delle forme architettoniche più comuni per le cattedrali cristiane. Questa pianta è caratterizzata da una navata centrale lunga e rettangolare, fiancheggiata da due navate laterali più basse. Alla fine della navata centrale si trova il transetto, che si estende trasversalmente rispetto alla navata, formando così la croce. Il braccio orizzontale della croce è chiamato transetto, mentre il braccio verticale è la navata. Nella croce latina, il braccio orizzontale (transetto) è solitamente più corto della navata principale. Questa disposizione architettonica permette una migliore distribuzione dello spazio interno e spesso viene utilizzata anche per scopi simbolici, rappresentando la crocifissione di Gesù Cristo.
La pianta a croce latina è stata una delle forme architettoniche più utilizzate per la costruzione delle cattedrali cristiane nel corso dei secoli, e ha radici profonde nella simbologia e nella liturgia della Chiesa cattolica.
Il rilievo a scopo dimostrativo è stato eseguito sia all’interno che all’ esterno della struttura. la vera e propria parte di rilievo ha avuto una durata di 17’ e 28” in cui si è seguito un percorso dove punto di inizio e punto di arrivo coincidono, questo per avere una migliore compensazione del dato. (vale il principio simili a quello di “poligonale aperta” o “poligonale chiusa” per la distribuzione dell’ errore)
I punti di scansione sono circa 33 milioni per il percorso in continuo e circa 4.5 milioni di punti per ogni singola scansione flash.
Durante questo percorso si sono effettuate 15 scansioni in modalità “ statico” da 15 secondi ognuna. Sotto lo schema del rilievo percorso fatto a piedi dove si nota come il punto di inizio e di fine coincidono in basso nell’immagine, le icone con il flash indicano le posizioni di scansione statica.
Le scansioni statiche vanno fatte tenendo fermo lo scanner su di un’asta in carbonio per 15 secondi. Questa modalità permette di avere maggiore dettaglio e pulizia della nuvola di punti 3D.
Ecco alcune viste delle scansioni statiche del portale.
A colori:
Con valore di riflettanza (derivato dalla misura dell’intensità del segnale di ritorno)
Altri dettagli della tessitura muraria:
La vista in pianta (sempre dalla nuvola di punti)
Il Duomo di Ancona presenta una pianta a croce latina:
Nella vista assonometrica (sotto) possiamo vedere la cupola al centro delle navate e le differenze di altezze tra il transetto e la navata.
Sotto vista assonometrica sezionata al di sotto dell’intradosso di copertura
Lo strumento durante il percorso cattura anche un’immagine sferica ad ogni secondo di scansione. Questo permette la navigazione fotografica nel modello e la possibilità di effettuare delle prime misurazioni:
Il dato è già usufruibile come nube di punti nei formati più diffusi tra cui LAS,LAZ ed E57, quindi possiamo aprirlo tranquillamente in tutta la suite Autodesk (autocad, revit, maya, 3d studio etc) software dell’ACCA quali edificius e tutte le piattaforme in grado di aprire i dati a “nuvola di punti”.
Per ottenere invece velocemente i classici dati di piante, prospetti e sezioni utilizziamo il software “DRAW” che appartiene al “pacchetto” FARO.
Questo sw presenta all’apertura 3 viste in trasparenza di tutto quello che è stato misurato.
Vista dall’alto e viste laterali del Duomo:
Queste sono già immagini raster ad alta definizione. il software crea anche il file dwg con le immagini già inserite e collocate già nella giusta posizione nello spazio, o una di fianco all’altra per facilitare la restituzione. Lavorando su queste immagini, e facilitati dal non dover mai toccare in nessun modo un dato tridimensionale andiamo ad interrogare il software per tirare fuori le linee di taglio per ottenere:
Creiamo una sezione verticale passante per il centro della cupola. Il software ci permette di tenere la linea di taglio parallela agli assi del rilievo. Tutto quello all’interno della zona gialla verrà considerato nel calcolo della sezione. L’immagine verrà ri-campionata con la dimensione del pixel di 5mm da me impostato. La freccetta rossa indica la direzione di vista:
e questo è il risultato, che possiamo aprire successivamente su cad in formato .dxf o .dwg oppure usare per fare alcune misurazioni ed osservazioni.
Così ad esempio abbiamo estrapolato il prospetto del portale a toni di grigio o a colori e della scansione di dettaglio:
Sezione orizzontale in quota ed osservazioni e planimetria della cripta:
Quanto “accurato” è sufficientemente accurato? Se sei come la maggior parte dei topografi, la risposta è “il più possibile”.
Con un drone RTK, i topografi e altri tipi di piloti di droni professionali possono aspettarsi un’accuratezza posizionale di livello centimetrico con ogni volo. Questo sistema rappresenta un notevole miglioramento rispetto ai dati satellitari e può contribuire a garantire che tu abbia le informazioni accurate di cui hai bisogno per portare a termine il lavoro.
Cos’è esattamente l’RTK?
La cinematica in tempo reale, abbreviata RTK, è una tecnica speciale di posizionamento satellitare che può produrre risultati accurati a livello centimetrico, rendendola uno strumento prezioso per i topografi di tutto il mondo. Il metodo coinvolge la misurazione dei dati satellitari rispetto a una stazione terrestre per ottenere informazioni precise in tempo reale.
Le parti chiave della tecnica RTK comprendono:
Base Station: La stazione GNSS RTK, anche nota come stazione di riferimento, rimane in un punto definito sul terreno, dove la sua posizione GPS viene costantemente confrontata con la posizione di un drone. Per funzionare correttamente, un drone RTK deve rimanere in costante connessione con la stazione base.
Ricevitore RTK: Questo dispositivo fa parte dell’hardware del drone e invia segnali sia al controller che a un satellite.
Un controller: Il controller remoto del tuo drone invia segnali per spostare il drone e visualizza le variazioni delle coordinate.
Satellite: I dati satellitari sono una parte fondamentale di qualsiasi sistema RTK. Tuttavia, anziché comunicare semplicemente con il ricevitore del drone, le informazioni vengono anche confrontate con la stazione base, stabilendo l’accuratezza della posizione.
I dati GPS RTK sono molto superiori ai dati satellitari perché possono essere utilizzati per correggere inesattezze e discrepanze, garantendo che le informazioni siano il più vicino possibile alla realtà. Ci sono numerosi fattori che possono influenzare le coordinate satellitari, tra cui il clima, gli edifici alti, le montagne e altri problemi che richiedono una correzione RTK. Questi sono chiamati “ritardi troposferici”. Il sistema RTK colma queste lacune con dati in tempo reale dalla stazione base e dal drone.
I principali vantaggi di un sistema RTK includono:
Maggiore precisione: Questo è il punto principale. In confronto ai dati satellitari, un sistema RTK offre un’alta precisione, solitamente fino al livello centimetrico.
Correzioni in tempo reale: Mentre altre tecnologie di correzione come il PPK (ne parleremo in seguito) correggono i dati distorti e colmano le lacune dopo il volo, le correzioni RTK correggono gli errori automaticamente. Ciò significa che i dati che vedi durante un volo sono dati in cui puoi fidarti.
Meno punti di controllo a terra: I punti di controllo a terra sono punti fissi sul terreno con coordinate conosciute che possono essere utilizzati per ricalibrare i dati GPS. L’installazione e la misurazione di questi punti possono richiedere tempo. Tuttavia, con l’RTK, la stazione base rende inutili i punti di controllo a terra, consentendoti di completare i progetti con meno complicazioni.
La differenza tra droni simili con e senza RTK è sorprendente. In uno studio recente, DJI e DroneDeploy hanno confrontato il Phantom 4 RTK e il Phantom 4 Pro (una versione per consumatori che non ha un ricevitore RTK integrato) su oltre 30 voli diversi con un sistema di punti di controllo per un rilevamento del tetto di un edificio. I risultati hanno mostrato che il drone abilitato RTK calcolava meglio l’accuratezza orizzontale e verticale dei punti misurati, così come l’accuratezza delle misurazioni lineari.
Sebbene la tecnologia RTK rappresenti un importante passo avanti rispetto all’uso dei dati satellitari (specialmente se non vengono corretti con punti di controllo a terra), presenta alcune limitazioni. Ad esempio, se il tuo drone perde la connessione con il controller o il satellite, la trasmissione di dati in tempo reale non funzionerà. Alcuni lavori, specialmente quelli più lunghi in terreni impegnativi, rendono difficile o addirittura impossibile mantenere una stabile trasmissione di dati.
Di conseguenza, il sistema RTK non è l’unico modo per i topografi e altri professionisti dei droni per correggere le coordinate satellitari ed assicurare l’accuratezza. Un altro metodo si chiama “cinematica post-elaborazione”, abbreviato PPK. Anche se spesso si parla di RTK e PPK insieme, è importante notare che la tecnologia RTK e PPK sono effettivamente molto diverse.
Il PPK richiede essenzialmente lo stesso equipaggiamento dell’RTK ma è gestito con un flusso di lavoro completamente diverso. A differenza dell’RTK, un flusso di lavoro PPK significa che non avrai bisogno di correzioni in tempo reale. Invece, il sistema del drone archivia i dati a bordo del drone, e i calcoli post-volo combinano sia i dati dell’aeromobile che i dati della stazione base, producendo risultati in un software PPK su un computer. I dati vengono creati con coordinate geotag da un’unità GPS integrata. Nel frattempo, la tua stazione base seguirà anche le informazioni sulla posizione del drone. Questi numeri possono poi essere confrontati dopo il completamento di un volo.
Sebbene non si ottenga la comodità delle correzioni in tempo reale, un sistema PPK richiede meno trasmissioni e può quindi completare il lavoro anche con una scarsa ricezione del segnale di rete o altre ostruzioni. Per massimizzare il potenziale e coprire le limitazioni di ciascun metodo, molte soluzioni aziendali di droni di alta gamma utilizzano sia la tecnologia RTK che PPK per garantire la posizione più accurata possibile. Ad esempio, il servizio Cloud PPK per il Phantom 4 RTK di DJI può essere utilizzato per effettuare calcoli sul controller remoto del drone, oltre all’app di pianificazione dei voli DJI GS RTK. Questa configurazione significa anche che puoi adattare il Phantom 4 RTK al flusso di lavoro che ha più senso per il tuo lavoro.
I dati risultanti possono essere rapidamente importati nel software avanzato di mappatura di DJI, DJI Terra, per ulteriori analisi.
Se stai cercando un sistema RTK affidabile per ogni volo, vorrai un drone aziendale DJI. I nostri sistemi RTK utilizzano un modulo a bordo del drone e una stazione mobile GNSS ad alta precisione. La combinazione di un ricevitore RTK a bordo e una stazione di riferimento GNSS offre un alto grado di precisione RTK. Che tu decida di fare affidamento esclusivamente sull’RTK o che abbia anche capacità PPK come backup, utilizzare un drone DJI significa che puoi aspettarti di rimanere connesso indipendentemente dalla missione.
Alcuni dei principali droni RTK di DJI includono:
Matrice 350 RTK: Benvenuti nel futuro dei droni commerciali. Il Matrice 350 RTK accentua il suo avanzato sistema di posizionamento RTK con avanzate capacità di intelligenza artificiale e posizionamento con rilevamento in sei direzioni. Aggiungi un tempo massimo di volo di 55 minuti, batterie sostituibili a caldo e una vasta gamma di temperature operative, otterrai un drone pronto per qualsiasi lavoro tu gli possa affidare.
Matrice 30: La Matrice 30 prende tutto ciò che la Matrice 300 ha e lo inserisce in un pacchetto portatile. Con una dimensione e un peso inferiori, la Matrice 30 è molto più facile da portare con te per le missioni di ispezione. Con moduli RTK integrati, è la soluzione perfetta se hai bisogno di condurre ispezioni precise di droni su beni o infrastrutture che richiedono un’accuratezza di livello centimetrico.
Mavic 3 Enterprise: ridefinisce gli standard del settore dei droni commerciali di piccole dimensioni. Con un otturatore meccanico, una fotocamera con zoom a 56× e un modulo RTK per una precisione di livello centimetrico, Mavic 3E porta l’efficienza di ogni missione e la mappatura a un livello superiore. È disponibile anche una versione termica per operazioni antincendio, di ricerca e soccorso, ispezioni e operazioni notturne. Questo strumento compatto e pieghevole è dotato di un doppio sensore da 48MP con risoluzione termica da 640×512 px. Il modulo RTK incorporato consente a questo drone di eseguire missioni di ispezione precise e ripetibili. Con un tempo massimo di volo di fino a 31 minuti, questa è una soluzione potente e portatile.
FARO Technologies ha orgogliosamente presentato alla fiera INTERGEO di Berlino Orbis, un innovativo scanner laser destinato a ridefinire il panorama dell’acquisizione di dati geospaziali integrando in modo fluido la tecnologia SLAM con metodologie di scansione terrestre e la tecnologia Flash. Questa soluzione stabilisce un nuovo punto di riferimento nel campo della raccolta di dati precisa, efficiente e completa.
Con il lancio dell’Orbis, FARO mantiene la sua promessa di migliorare la precisione e la portata con una precisione di 5 mm e una portata di 120 metri in modalità di acquisizione SLAM e una precisione di 2 mm con una portata di 80 metri in modalità Flash TLS. Inoltre, l’Orbis è capace di acquisire 640.000 punti al secondo, grazie a un potente sensore a 32 linee. Per ottenere questi risultati, l’Orbis, alimentato dalla tecnologia GeoSLAM, utilizza un nuovissimo algoritmo SLAM aggiornato che fa il suo debutto oggi. I miglioramenti hardware sull’Orbis sono significativi, ma è importante notare che non sono l’unica cosa da considerare, e che non è possibile acquistare uno scanner laser basandosi solo sulle specifiche tecniche!
L’Orbis è riuscito ad andare oltre lo GeoSLAM ZEB Horizon, che è dotato di un laser a 16 linee, una portata di 100 metri e una capacità di 300.000 punti al secondo e lanciato per la prima volta nel 2018. L’introduzione dell’Orbis traccia una nuova traiettoria in vari settori, offrendo ai professionisti della costruzione, dell’ingegneria, della scienza forense e di altri campi uno strumento incomparabile per la raccolta completa e dettagliata di dati geospaziali.
FARO Orbis non si limita a scansionare. Il nuovo sistema crea un ponte verso una nuova era di cattura di realtà ibrida, offrendo agli utenti un’efficace combinazione di tecnologia SLAM e elevate capacità di scansione terrestre Flash ad alta velocità. Questo approccio completo consente agli utenti di effettuare una scansione SLAM tradizionale, una scansione terrestre FLASH di 15 secondi o entrambe, tutto nello stesso rilievo.
Comprendendo le diverse esigenze dei settori e dei professionisti, Orbis offre agli utenti una scelta per l’elaborazione dei dati. I clienti possono optare per l’elaborazione su desktop con FARO Connect o esplorare le ampie possibilità di elaborazione in Cloud con FARO Sphere XG, garantendo adattabilità e flessibilità nella gestione e nell’utilizzo dei dati acquisiti. La scelta è vostra!
[11.09.2023] – [Campi Bisenzio (FI) – Italia] – Microgeo, in occasione del suo ventunesimo compleanno, è entusiasta di presentare il suo nuovo logo aziendale, un simbolo di innovazione e progresso. Questo passo importante, avviene dopo venti anni di storia e riflette l’evoluzione continua della nostra azienda e la nostra dedizione a soddisfare le esigenze in costante cambiamento dei nostri clienti e del mercato nel quale operiamo.
Il Significato dietro il Nuovo Logo
Il nuovo logo Microgeo è un cambiamento storico per la nostra azienda, che dopo venti anni dalla sua nascita, si rinnova. Rappresenta la nostra volontà di rimanere rilevanti e all’avanguardia nel nostro settore, mantenendo al contempo gli aspetti caratteristici della nostra azienda che ci hanno resi un nome di fiducia per i nostri clienti.
L’importanza del Rebranding
Questo rinnovamento del nostro logo non è solo una questione di estetica, ma rappresenta un passo significativo nel nostro impegno a crescere e adattarci alle esigenze del mercato in continua evoluzione. Il logo è la faccia dell’azienda, il primo punto di contatto con i clienti e le aziende con le quali collaboriamo ed è fondamentale che sia in grado di comunicare chi siamo e cosa rappresentiamo.
Questo processo di rebranding è stato guidato dalla volontà di rimanere rilevanti e di mostrare il nostro impegno a crescere e migliorare costantemente. Siamo fiduciosi che il nuovo logo di Microgeo ci aiuterà a raggiungere nuovi traguardi e a continuare a fornire prodotti e servizi di alta qualità ai nostri clienti.
Conclusioni
Il lancio del nuovo logo aziendale è un passo storico nella nostra evoluzione come azienda. Continueremo a perseguire l’eccellenza nei prodotti e nei servizi che offriamo e siamo entusiasti di condividere questa nuova fase con voi, i nostri preziosi clienti e partner.
Grazie per la vostra costante fiducia che in questi venti anni ha fatto crescere e consolidare il nome di Microgeo nel settore del rilievo.
Il nuovo laser scanner terrestre VZ-600i del prestigioso produttore austriaco RIEGL è il protagonista della prima sperimentazione in Italia ambientata a Padova, nello specifico nella Piazza Prato della Valle.
Perché proprio Prato della Valle? È una delle più grandi piazze d’Europa e ci ha dato la possibilità di testare le diverse caratteristiche del VZ-600i alle diverse scale, soprattutto quella urbana. Abbiamo combinato inoltre le scansioni con il Laser Scanner terrestre con delle scansioni acquisite con un Mobile Mapping System RIEGL VMQ-1HA. Prato della valle si configura come un grande vuoto urbano di 90.000 mq circa, caratterizzato da un’isola verde centrale e circondato da edifici storici con la presenza di numerose statue al suo interno. Queste quindi le caratteristiche che abbiamo ricercato:
Sicuramente la sua alta produttività registrando a bordo le scansioni acquisite, le sue performance superiori capaci di poter effettuare una scansione di 30 secondi con una risoluzione di 6mm a 10 mt di distanza, l’estrema versatilità grazie al suo peso ridotto di soli 6 kg e la possibilità di utilizzo in modalità cinematica – RIEGL è attualmente l’unica azienda al mondo che abilita l’uso di un laser Scanner terrestre in modalità cinematica solamente con un aggiornamento software. Inoltre è dotato di tre camere interne che permettono di scattare le foto durante le scansioni per una colorazione ottimale della nuvola di punti.
Durante questa attività svolta a Padova, la modalità che abbiamo voluto testare, ottimale per il contesto nel quale eravamo, è quella definita “Panorama6” ovvero 6mm a 10 metri che, come si può leggere dal grafico sotto, consente di eseguire fino a 480 postazioni di scansione in 8h di lavoro.
Da questa immagine sotto riportata, potete apprezzare quali dati acquisisce il Nuovo VZ-600i durante una scansione da un minuto – scansioni, immagini e tutte le informazioni di posizione e altitudine (in abbinamento ad un GNSS RTK):
Inoltre, avendo come unicità l’allineamento delle scansioni a bordo macchina, è possibile visualizzare direttamente dallo smartphone lo stato dell’allineamento delle scansioni eseguite nell’arco temporale:
Grazie alle performance superiori del nuovo RIEGL VZ-600i in termini di qualità e produttività, risulta possibile poter effettuare come strategia di scansione con modalità stop&go ogni soli 5-10 metri e preferibilmente con catene chiuse di scansioni, ottenendo quindi nello stesso tempo di un Laser Scanner tradizionale, una maggiore densità della nuvola e una riduzione delle zone d’ombra. Le catene di scansioni aperte possono essere registrate su posizioni di scansione utilizzate come “anchor point”. Naturalmente è sempre possibile bloccare le scansioni su target di coordinate note.
Durante la sperimentazione in Piazza Prato della Valle, in sole 6h di scansione è stato possibile effettuare 375 postazioni con una media per singola scansione inferiore a 1 minuto, come si può evincere dal grafico di seguito:
Questa di seguito è la nuvola di punti ricampionata dove possiamo apprezzare la visualizzazione della stessa in modalità solida che si ottiene attraverso il calcolo delle normali del punto.
A seguire possiamo apprezzare un elaborato per capire il livello di rappresentazione all’interno della quale ci possiamo spingere. Questa è una sezione trasversale di una vasca, pianta e sezione, dove apprezziamo l’accuratezza e il dettaglio dello scanner VZ-600i, strumento unico nel poter combinare un elevato livello di risoluzione e qualità ad una portata massima di 1km.
Un’ulteriore dimostrazione delle performance superiori di questo laser scanner terrestre può essere apprezzata dall’immagine di seguito, dove si evince la deviazione standard di una porzione di parete scansionata – rettangolo rosso – i quali punti hanno un errore di solo 2mm rispetto ad un piano interpolare preso sulla facciata intonacata. Questo dato denota l’elevata precisione del dato scansionato dal nostro VZ-600i.
Le tre camere integrate da 12 mp ciascuna garantiscono un elevato dettaglio fotografico da poter essere abbinato alla nuvola di punti. La modalità HDR e la possibilità di poter variare i parametri di scatto (ISO, Tempo di esposizione) permettono all’utente di garantire la migliore esposizione di scatto possibile. La calibrazione svolta da RIEGL delle tre camere fotografiche rispetto al centro di scansione garantisce un perfetto allineamento tra le immagini e la nuvola di punti.
Un esempio di colorazione automatica della nuvola di punti:
Dettaglio dell’ortofoto della parete scansionata:
Infine grazie alla collaborazione con GRS srl – Geodesia Restituzione Studi – abbiamo combinato le scansioni eseguite con il VZ-600i ad i dati acquisiti in modalità cinematica con sistema mobile mapping RIEGL VMQ-1HA, ai fini di poter integrare un’area scansionata ancor più ampia rilevabile in tempi rapidi esclusivamente con un sistema di scansioni in movimento.
Dati acquisiti in modalità cinematico:
Dati combinati con Laser Scanner Terrestre + Cinematico:
Questa esperienza fatta con il Nuovo VZ-600i ci ha permesso di apprezzare le straordinarie performance di questo prodotto che si attesta come primo vero Laser Scanner universale, capace quindi di poter svolgere attività di rilievo in qualsiasi contesto.
RIEGL VZ-600i è la soluzione ideale per il cliente che non accetta compromessi.
Scopri tutte le caratteristiche tecniche del nuovo Laser Scanner VZ-600i cliccando questo link: https://microgeo.it/prodotto/laser-scanner-riegl-vz-600i/
Lake Mary, Florida, 1 settembre 2022 – FARO® Technologies, Inc. (Nasdaq: FARO), leader mondiale nelle soluzioni di realtà digitale 4D, ha annunciato oggi l’acquisizione dell’azienda britannica GeoSLAM, fornitore leader di soluzioni di scansione mobile con un software proprietario di localizzazione e mappatura simultanea (SLAM) ad alta produttività per la creazione di modelli 3D da utilizzare nelle applicazioni Digital Twin. Fondata nel 2012, si prevede che l’aggiunta di GeoSLAM contribuirà ad ampliare e accelerare in modo significativo l’opportunità di crescita del mercato di FARO nel settore della scansione mobile.
“Siamo entusiasti di aggiungere la tecnologia di scansione 3D portatile di GeoSLAM al nostro portafoglio di soluzioni all’avanguardia per l’acquisizione dei dati”, ha dichiarato Michael Burger, Presidente e CEO di FARO. “FARO offre ora la più ampia gamma di soluzioni di acquisizione dati 4D del settore, tra cui immagini basate su telecamere a 360°, scansioni mobili e scansioni laser fisse ad alta precisione, consentendo ai clienti di bilanciare le esigenze di precisione, velocità e dettaglio in base alle loro necessità. Queste tecnologie di acquisizione costituiscono la base della nostra offerta SaaS basata sulla realtà digitale 4D che consentirà ai clienti di accedere a più fonti di dati 4D per la visualizzazione e l’analisi attraverso un’unica esperienza utente. Diamo il benvenuto al team GeoSLAM nella nostra famiglia FARO”.
“L’unione con FARO rappresenta il passo successivo nella crescita di GeoSLAM e l’affermazione della mappatura mobile come motore di crescita nel modo in cui le aziende mappano e comprendono i loro spazi”, ha aggiunto Andy Parr, CEO di GeoSLAM. “Entrambe le aziende condividono la visione dell’importanza della scansione mobile nel fiorente mercato dell’acquisizione della realtà digitale.”
GeoSLAM ha registrato un fatturato di 14,5 milioni di sterline con un EBITDA del 18% nell’anno fiscale conclusosi il 31 marzo 2022. L’EBITDA, una misura non-GAAP, è calcolato come reddito netto/perdita prima di interessi (reddito) passivi, oneri netti, imposte sul reddito (beneficio), variazione dei tassi di cambio e svalutazione e ammortamento. La transazione si è conclusa il 1° settembre 2022, finanziata con le riserve di cassa disponibili e il corrispettivo in azioni.
In base ai termini dell’accordo, gli azionisti di GeoSLAM hanno ricevuto un pagamento in contanti di 22 milioni di sterline e 495.562 azioni di FARO soggette alle consuete disposizioni di lock-up. FARO prevede che l’acquisizione avrà un impatto positivo sull’EPS Non-GAAP nel 2023.
Per noi di Microgeo la notizia è stata accolta con grande entusiasmo, anche alla luce dei recenti accordi commerciali stretti con FARO in merito all’unicità della nostra azienda come rivenditore dei prodotti del brand Statunitense nel settore AEC. Siamo certi che questa acquisizione non potrà che portare grandi benefici ad un settore, quello del rilievo con laser scanner dinamico, sempre più di interesse per il mondo dei professionisti del settore.
ll Team Microgeo!
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